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Jude Ellison Sady Doyle – Il mostruoso femminile. Il patriarcato e la paura delle donne

Tempo di lettura: 4 minuti

Adoro Halloween, soprattutto ho una speciale inclinazione a vedere film horror pur sapendo che poi non dormirò per almeno un mese. Lo facevo anche da piccola: L’Esorcista, Lo Squalo, Profondo Rosso, e poi a dormire con mamma e papà.
Ad ogni modo, avrei voluto parlarvi delle origini di Halloween per poter contribuire a scansare l’annuale pallosità di chi attacca la solita tiritera sul fatto che sia un’americanata, e che noi abbiamo le nostre tradizioni, intendendo per “noi” chiunque abbiano a tiro…poi ho cambiato idea, ed ho deciso di condividere con voi e abbozzare una recensione di questo saggio, che parla delle più mostruose delle mostruosità: il patriarcato. Peccato che non si possa superare andando a dormire con mamma e papà o con un mesetto di notti insonni. Ma è la lettura che non potete perdere, perché a spaventare siamo noi!

Jude Ellison S. Doyle è un’autrice, editorialista e scrittrice di fumetti che vive nello stato di New York. Ha anche fondato il blog femminista Tiger Beatdown nel 2008, ha condotto diverse campagne di sensibilizzazione sui social media di successo, tra cui #MooreandMe e #MenCallMeThings, ha vinto il primo Social Media Award del Women’s Media Center nel 2011 ed è stata una fondatrice dello staff di Rookie Magazine e una collaboratrice alle antologie bestseller Book of Jezebel e Nasty Women.

Dead Blondes and Bad Mothers: Monstrosity, Patriarchy and the Fear of Female Power (Melville House, 2019) è stato nominato miglior libro di saggistica del 2019 da Kirkus Reviews ed è stato selezionato per il premio Brave New Words di Starburst Magazine.
In Italia è stato tradotto da Laura Fantoni e pubblicato da Tlon con il titolo “Il mostruoso femminile. Il patriarcato e la paura delle donne” . Si tratta un saggio sulla figura femminile tra la storia e il mito, la cronaca e il cinema. Da Lilith, passando per le streghe, fino a L’Esorcista, Jude Doyle percorre un viaggio per raccontare di come le donne siano tanto potenti quanto temute, fino a raffigurarle come mostruose quando fuori dal controllo dell’uomo.

Ha dedicato questo saggio a sua figlia, con l’augurio di poter essere feroce nella vita.

Suddividendo il saggio in tre parti – figlie, mogli, madri – ci racconta di come siamo state raccontate, raffigurate, perseguitate, spezzate, cancellate dalla storia. Attraverso la sua lente pop e utilizzando una dose di sarcasmo che facilita la lettura, ci mostra un’analisi mai fatta prima di protagoniste di film, serie tv, miti e religioni, fatti di cronaca a noi vicini e lontani nel tempo, per mostrarci il vero mostro da temere, di fronte al quale non possiamo sentirci al sicuro: il patriarcato.

Il patriarcato è un’egemonia culturale e morale che impone un’unica e “naturale” struttura familiare – quella in cui l’uomo si serve della donna per procreare e crescere i “suoi” bambini e dove il padre esercita un’autorità indiscutibile su madre e figli – e, su una scala più vasta, costruisce società che appaiono e funzionano come delle famiglie patriarcali, governate da re, presidenti, amministratori delegati e dèi, tutti maschi e onnipotenti.

La misoginia è ciò che ha plasmato, guidato ed alimentato la diffidenza vero l’intelligenza, le capacità, le doti delle donne, fino a renderle mostruose in ogni ambito. Una donna libera è mostruosa semplicemente perché è libera dal controllo dell’uomo.

[…]Quindi, costruendo questo patriarcato, gli uomini creano dei mostri: le immagini contorte, viscide, divoratrici, mutanti, enormemente potenti del desiderio femminile, della sessualità e della maternità che hanno luogo al di fuori del patriarcato. I mostri sono i bambini che non dovrebbero esistere, i desideri selvaggi che abbiamo combattuto per reprimere e dimenticare, gli estranei che aspettano ai margini del nostro mondo sociale per confrontarci con noi, il corpo femminile primordiale, che dà e prende la vita senza autorizzazione. La paura degli uomini per questo potere ha dato origine a innumerevoli incubi chiaramente anatomici: uteri corruttori sangue velenoso, donne che hanno code viscide e serpentine invece di vagine, o mascelle elastiche simili a serpenti che inghiottono uomini interi, o donne “castrate” i cui corpi sono aperti ferite.

In fondo, ciò di cui ha paura il patriarcato, fino a renderci mostruose, è la forza della natura matriarcale. Questo saggio non può non indurre ad agire per riprendercela.

 

“[…] ora le donne non possono più fermarsi. Ci riprenderemo il mondo, i nostri corpi e tutte le possibilità che ci sono state negate. Quando apriremo bocca, i nostri oppressori dovranno tacere e, quando cammineremo, la terra tremerà.

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