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Jane Fonda annuncia la sua malattia, e ci da una nuova lezione di vita!
3 Settembre 2022
Solo qualche giorno fa Jane Fonda, ospite di Good Morning America per promuovere il film d’animazione di Skydance, Luck – in cui presta la sua voce a Babe The Lucky Dragon – parlava della fortuna, di come sia importante accettare la sfortuna per poter crescere ed imparare da essa, perchè è così che diventiamo forti e possiamo portare speranza e gioia nel mondo.
Jane Fonda ad 84 anni parla di speranza, di futuro, dell’urgenza di correre ai ripari per poter salvare questo nostro pianeta, come ci stanno chiedendo le giovani generazioni. Ad 84 anni – quasi 85 – non smette di essere parte attiva del cambiamento. Lo ha sempre fatto, nessuno può negarlo.
Agli 1,9 milioni di follower su Instagram, ha voluto annunciare in prima persona, come fa sempre, una nuova sfida. Una sfida che è pronta ad affrontare, con coraggio e consapevolezza, e che ha scelto di rendere pubblica per poter parlare ancora una volta di diritti, ancora una volta di disuguaglianze, ancora una volta di noi tutt*. Jane Fonda ha il cancro, esattamente un un linfoma non Hodgkin. Lo annuncia con poche iniziali parole di un lunghissimo post nel quale parla innanzitutto della sua fortuna, perchè si tratta di un cancro che ha un’alta percentuale di regressione e perchè lei ha la possibilità di ricevere le migliori cure – ha già iniziato la chemioterapia – grazie alla copertura dell’assicurazione sanitaria. E’ una privilegiata, ed il suo pensiero va a tutte le famiglie americane che hanno dovuto affrontare il cancro senza poter avere la sua stessa fortuna, perchè la salute negli Stati Uniti non è un diritto, ma un privilegio di poch*.
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Jane, che ha dedicato la sua intera vita all’attivismo, e questi ultimi anni alla incessante lotta contro il cambiamento climatico – che nulla ha a che fare con quel greenwashing tanto di moda soprattutto tra qualche nostro “artista” locale – prosegue parlando delle cause della malattia – combustibili fossili e pesticidi – che dobbiamo urgentemente eliminare.
Definisce il cancro come un maestro, che le sta insegnando molte cose, a partire da quanto sia importante prendersi cura della comunità. Ci rassicura che la malattia non fermerà il suo attivismo, che porterà avanti le proteste con tutti gli strumenti a sua disposizione per far crescere la comunità.
Io leggo le sue parole, dirette e potenti, con le lacrime agli occhi. Jane Fonda, a quasi 85 anni di età, è la più grande fan delle nuove generazioni che vogliono un mondo migliore. E lotta insieme a loro, lo fa mettendo il suo volto, le sue risorse, la sua voglia di cambiamento. Potrebbe vivere serenamente gli ultimi – 100 sono quelli che le auguro – anni della sua vita godendo i frutti di una carriera artistica tra le più straordinarie della storia. Potrebbe starsene a guardare il mondo dalla sua casa, come fanno la maggior parte dei suoi coetanei che non sanno neanche intrattenere una conversazione con i giovani e le giovani pensando sia fiato sprecato. Potrebbe fregarsene del cambiamento climatico, visto che di certo non raccoglierà i frutti delle proteste, avendo più vita alle spalle che davanti. Potrebbe gridare ai giovani che bloccano le strade e le piazze di andare a lavorare invece di perdere tempo, come è accaduto proprio in Italia qualche tempo fa. Potrebbe fare come i miei vicini di casa, che non sanno neanche buttare il vetro senza i sacchi di plastica fregandosene del mondo di merda che stanno lasciando ai figli che hanno scelto di mettere al mondo – e che spero gliela facciano pagare.
Jane Fonda ha scelto di parlare di speranza, di fortuna, di futuro, di lotta, di vita, del mondo fuori da sè.
Grazie Jane, per tutto quello che ancora donerai a questo mondo sgangherato. Grazie per non lasciarci sol*, per non averlo mai fatto.