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TINA TURNER, UN LUNGO VIAGGIO

Tempo di lettura: 4 minuti

“Venite a prendermi, se ne avete il coraggio”: questo è quello che sembrava voler dire Tina Turner al dolore, agli ostacoli della vita, alla morte. Erano loro a dover temere la grinta di una donna che, attraverso la sua voce e il suo corpo, ha trovato la via d’uscita da abusi e violenze.
Io la immagino la Morte, in questi ultimi tempi, seraficamente seduta accanto a lei aspettando che fosse pronta, senza farle troppe pressioni, con il rispetto che si deve a chi negli anni l’ha sfidata pur invocandola, a chi attraverso il suo coraggio ha ispirato le vite di tante donne.

Il vero nome di Tina Turner è Anna Marie Bullock, nata il 26 novembre a Nutbush in Tennessee da genitori piuttosto poveri, e cresciuta insieme a sua sorella dai nonni, dopo la loro separazione.
Ancora adolescente si è trasferita a St.Louis dove ha vissuto con la madre, iniziando a cantare nel coro della Chiesa.
Affascinata dalla scena musicale R&B, ha iniziato a frequentare il Club Manhattan, dove ha conosciuto Ike Turner che spesso si esibiva con il suo gruppo, i Kings of Rhythm.
Anna Mae ha iniziato a esibirsi saltuariamente con loro, riscuotendo un buon successo tra il pubblico grazie alla sua straordinaria voce e ha inciso un pezzo, A Fool of Love, contenuto nell’omonimo album del gruppo. Ike, affascinato dalla sua voce e particolarmente propenso al controllo, modificò il nome del gruppo in Ike and Tina Turner. Le coriste del gruppo erano le Ikettes, giusto a rimarcare il suo spiccato narcisismo.

I due si sono sposati nel 1962, dopo aver avuto un figlio, Ronnie. Entrambi avevano avuto figli da relazioni precedenti: Craig era figlio di Tina mentre Iker Jr e Michael erano figli di Ike.
Con la cover di Proud Mary il gruppo raggiunse un grande successo grazie alla voce di Tina e delle Ikettes.

Dietro questa popolarità si celavano le violenze e gli abusi che Ike quotidianamente agiva nei confronti di Tina, costringendola a salire sul palco anche dopo averla selvaggiamente picchiata. Lei viveva nel dolore, nella paura e costretta ad accettare i tradimenti e la dipendenze dalle droghe del marito.
Come conseguenza di tutto questo, Tina nel 1968 tentò il suicidio ma, dopo essersi ripresa, ha iniziato ad acquisire sempre maggiore consapevolezza della sua forza e delle sue capacità al di là del legame con un uomo che aveva fatto di lei uno strumento per ottenere il successo che da solo non avrebbe mai raggiunto.

For anyone who’s in an abusive relationship, I say this: Go. Nothing can be worse than where you are now. You have to take care of yourself first—and then you take care of your children. They will understand later

Dopo l’ennesima aggressione Tina fuggì e, nonostante le minacce di lui, chiese il divorzio, conservando il nome d’arte che l’aveva resa nota.
Continuò la sua carriera da solista tra piccole esibizioni e grandi problemi economici.
L’etichetta discografica Capitol Records, con la quale aveva lavorato insieme a Ike, sciolse il suo contratto, ma nel 1983 fu David Bowie a farli tornare sui loro passi.
Bowie aveva appena firmato il rinnovo del suo contratto con Capitol e, la sera in cui avrebbe dovuto cenare con i big dell’etichetta, disse loro che di avere un altro impegno: doveva andare ad ascoltare la sua artista preferita, Tina Turner. Lo seguirono e assistettero a una performance straordinaria, accompagnata da una folla eccitata. Il contratto di Tina venne rinnovato, lei è stata sempre riconoscente nei confronti di David Bowie.
Pur essendo legati da una profonda amicizia, hanno collaborato una sola volta, con un risultato prevedibilmente notevole, Tonight.
Il resto è stato un susseguirsi di successi, premi, riconoscimenti, concerti campioni di incassi che hanno coinvolto intere generazioni di fans.
Nel 2009, ha annunciato il suo ultimo tour ritirandosi dal mondo della musica, fatta eccezion per qualche occasionale registrazione o apparizione in pubblico.
Nel 2013 ha sposato Erwin Bach. Purtroppo la sua salute è stata gravemente colpita in questi anni: dopo un ictus e una insufficienza renale, nel 2016 le è stato diagnosticato un cancro intestinale. A tutto questo si sono aggiunti il suicidio del figlio Craig e la morte di Ronnie.

Tina Turner viveva da diversi anni in Svizzera, dove aveva acquisito la cittadinanza, ed è morta all’età di 83 anni il 24 maggio. Credo che a molte persone, come a me, sembrasse immortale, tanta è stata l’energia sprigionata durante tutta la sua vita, tanto è stato il coraggio che ha trasmesso attraverso la sua presenza. Sembrava non potesse mai fermarsi, e in realtà credo non si fermerà mai.

People think my life has been tough, but I think has been a wonderful journey. The older you get, the more you realise it’s not what happens, but how you deal with it

Un viaggio meraviglioso nonostante tutto, lo dice lei stessa. Un viaggio che ha ispirato generazioni di donne, alle quali ha voluto dire che fuori dalla violenza e dal dolore c’è la vita ad aspettare, non dobbiamo fare altro andare a prenderla.

There is no strict regimen that says when you are in your late 40s you cannot wear a minidress

Ci ha insegnato che non esiste una regola secondo la quale ogni età dobbiamo assumere un preciso atteggiamento, vestire e tenere i capelli in un certo modo, rassegnarci a ciò che il mondo si aspetta piuttosto che seguire i nostri desideri e le nostre aspirazioni.
Non esiste una regola, esiste la vita.
Grazie Tina

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