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Dal 25 novembre al 10 dicembre a Bologna c’è il Festival – La violenza Illustrata

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Il Festival nasce nel 2006 da un’idea di Anna Pramstrahler, Chiara Cretella, Elena De Concini, alle quali si sono aggiunte nel corso degli anni molte altre attiviste della Casa delle Donne di Bologna – che hanno contribuito alla sua straordinaria crescita.
Attraverso il Festival La violenza Illustrata, la Casa delle Donne celebra la Giornata Internazionale contro la violenza alle donne, con l’obiettivo di diffondere la cultura femminista per poter agire un cambiamento sociale e quindi compromettere le basi della cultura patriarcale. Facendo riferimento a ciò che ho scritto in “Avete preparato gli addobbi per il 25 novembre?”Pronte per gli addobbi del 25 novembre?, il Festival vede e mostra ciò che sta dietro gli obiettivi e le telecamere delle narrazioni sulla violenza alle donne a cui ci hanno abituate/i.
Ogni anno viene individuato il tema intorno al quale prendono vita tutte le iniziative e gli eventi che vedono come protagoniste le artiste, le scienziate, le studiose che, attraverso una straordinaria rete composta da associazioni, enti pubblici e privati, organizzazioni di varia natura, contaminano la citta di Bologna e la sua provincia con linguaggi, saperi, immagini, che contribuiscono a sensibilizzare, promuovere, coinvolgere rivolgendosi a un pubblico vasto e eterogeneo.

Dal 2019 il Festival si svolge in concomitanza dei 16 giorni di attivismo contro la violenza alle donne.

Il 2022 è l’anno della XVII edizione del Festival, dal titolo Sconfinate: una celebrazione della capacità del femminismo di non stare dentro i confini, di espandersi abbattendo i limiti e le frontiere creati dalla società sessista e patriarcale che vuole minare ogni pratica di libertà e autodeterminazione attraverso la violenza, nel nome di Dio, patria, famiglia.
Potete consultare il programma degli eventi attraverso i canali social di Facebbok oppure sul sito.
Tra i tanti eventi, ci tengo a segnalarvi la mostra Pandemica che si terrà a DumBO per tutta la durata del Festival: si tratta di un progetto collettivo di fotografia femminile nato durante il lockdown del 2020, da una collaborazione tra la fotografa e giornalista Giuditta Pellegrini e quel luogo meraviglioso che è la Casa delle Donne di Terni, che racconta la pandemia in ottica di genere attraverso le foto-ritratto e le parole delle donne. Un viaggio nelle nostre vite, un esercizio di meraviglia.
Spero possiate fare esperienza del Festival, per incontrare le straordinarie donne che lo animano, per essere contaminate e contaminare muovendovi nello spazio pubblico!

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