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Tatyana Fazlalizadeh e il suo volo al di sopra delle ingiustizie
7 Novembre 2022
Come contribuire all’attivismo per la giustizia sociale attraverso l’arte? In L’attivismo ci salverà dall’odio (e dall’estinzione)L’ATTIVISMO CI SALVERA’ DALL’ODIO (E DALL’ESTINZIONE) ho esposto l’intenzione di affrontare tutte le forme di attivismo che nel corso della mia vita ho vissuto ed incontrato, e di raccogliere tutte le esperienze che vorrete condividere con me perché possiamo insieme diffondere la consapevolezza che un altro mondo possibile possiamo costruirlo in ogni momento delle nostre vite, attraverso piccoli e grandi gesti.
Tatyana Fazlalizadeh è un’Artista Nera che ha scelto di investire la propria vita nell’impegno verso la giustizia sociale, creando opere d’arte principalmente attraverso la pittura a olio mediante la quale rappresenta i vari modi attraverso cui le persone oppresse vivono l’ambiente circostante. Di lei e del suo progetto Stop telling women to smile parlo in Catcalling e Pappagallismo, ovvero la molestia sessuale in pubblico.
Nata a Oklahoma City e residente a Brooklyn, Tatyana Fazlalizadeh è stata la prima artista in residenza presso la Commissione per i Diritti Umani della Città di New York per 18 mesi, nel corso dei quali ha realizzato una serie di progetti di street-art in tutta la città che affrontavano il razzismo verso le Persone Nere e le molestie di genere.
L’ultimo dei suoi straordinari progetti creativi si chiama Flight, ed è una serie di murales ispirata al mito degli Africani volanti tramandato oralmente attraverso le generazioni dai Neri africani schiavizzati negli Stati Uniti e ripreso da diversi/e autori e autrici. Ripreso anche da Toni Morrison in Songs of Solomon, il mito di Solomon/Surgaman “L’Africano Volante”, è il racconto folkloristico che ha come protagonista uno stregone o veggente che incoraggia ed aiuta gli africani schiavizzati a volare verso l’Africa per liberarsi dall’oppressione. Il racconto simboleggia la possibilità di trasformazione e di raggiungimento della libertà.
Per realizzare questa serie di murales a grandezza naturale e su larga scala che ritrae Persone Nere che fluttuano nell’aria, Tatyana Fazlalizadeh ha condotto interviste in cui ha chiesto alle persone quale fosse la loro idea del volo e come oggi, secondo loro, ci relazioniamo con questa idea.
Ha poi tenuto delle sessioni fotografiche con le donne e gli uomini raffigurati/e nei suoi murales. Come per gli altri suoi progetti, Tatyana accompagna le sue opere con un testo in cui cita Autori ed Autrici Neri/e e le parole delle persone intervistate e ritratte.
Le persone fluttuano in alto, al di sopra delle violenza, delle discriminazioni, degli abusi.
“In this Project, I am exploring the air as environment, a space that we might occupy or traverse”
“In questo progetto esploro l’aria come elemento ambientale, uno spazio che potremmo occupare o attraversare”
Il 27 ottobre a Filadelfia è stato inaugurato il primo murale che ritrae una Donna Nera che fluttua nell’aria, a 100 metri di altezza. Attraverso i suoi profili social, Tatyana Fazlalizadeh ha espresso la sua emozione per questo primo lavoro della serie, dal momento che l’edificio su cui è dipinto è lo stesso in cui lei ha vissuto fino a 17 anni. Inoltre considera speciale questa serie, perché ha sempre voluto unirsi alla schiera di artisti ed artiste, scrittori e scrittrici, che hanno usato la mitologia dell’africano volante.
Tatyana Fazlalizadeh appresenta perfettamente la realtà dell’artivismo perché la sua arte dà voce e visibilità alle persone oppresse, e lo fa attraverso il suo diretto coinvolgimento, la sua scelta di vita che è la scelta di essere un’attivista, quindi di essere apertamente di parte rispetto rispetto alle ingiustizie sociali e di agire un cambiamento a partire da sé.
Se per caso doveste passare per Filadelfia, recatevi al 1228 di Spruce Street e guardate in su per potervi meravigliare. Poi fermatevi a leggere il teso che accompagna questo straordinario capolavoro:
“I let go of what has weighed me down. Light as a feather, I ride the wind. Like Black folks have always done. Flying free above the structures built to confine us.”
“Lascio andare ciò che mi ha appesantita. Leggera come una piuma, cavalco il vento. Come i Neri hanno sempre fatto. Volando liberi sopra le strutture costruite per confinarci”.
1 commenti su “Tatyana Fazlalizadeh e il suo volo al di sopra delle ingiustizie”
Non conoscevo questa artista… davvero emozionanti le sue opere!